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OPERA PIA - SENIGALLIA

CONCORSI E STUDI

SENIGALLIA: Concorso ampliamento Casa di riposo per anziani PIO IX

SENIGALLIA: Secondi classificati concorso Istituto Pio IX


Secondi classificati al concorso di progettazione per l’ampliamento, la riorganizzazione dei servizi interni e la riqualificazione dell’area urbana della “Casa di riposo per anziani – Pio IX” sita in Senigallia (AN). Il concorso è stato indetto dall'Opera Pia Mastai Ferretti con sede a Senigallia. Progetto in collaborazione con lo studio ACALE di Ancona.

NINFEA
“CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER L’AMPLIAMENTO, LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI INTERNI E LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA URBANA DI PROPRIETA’ DELLA FONDAZIONE OPMF – SENIGALLIA (AN)”

RELAZIONE

Premessa generale.
Il progetto rispetta le richieste del bando per una migliore organizzazione funzionale sia degli spazi interni al complesso esistente, con il decentramento o spostamento degli ambienti cucina e lavanderia, che di quelli esterni con l’individuazione della proposta separazione tra gli spazi specifici per le attività tecniche da quelli di carattere sociale e funzionale, strettamente legati all’attività della casa di riposo.
Attualmente in tutto lo spazio retrostante il corpo di fabbrica principale, costruito sulle mura urbane prospicienti via Leopardi e in quello progettato dal Ghinelli, e marginato dal muro di recinzione su via dell’Angelo sino al fiume Misa, sono concentrate differenti funzioni nella più totale promiscuità e nel disordine, causato dalla disponibilità a parcheggio sia per dipendenti che per terzi.
In questo “luogo” si assiste allo scarico delle derrate alimentari, allo smaltimento dei rifiuti su contenitori dislocati lungo la recinzione di via dell’Angelo e tra i contrafforti delle cinta murarie, alla movimentazione di ambulanze e mezzi di trasporto per disabili, oltre al parcheggio disordinato di fruitori della cantina, nonché di visitatori degli ospiti e del personale.
Dei giardini iniziali, progettati sul retro di palazzo Ghinelli e riportati nei disegni delle vecchie planimetrie, e destinati sicuramente alla fruizione degli ospiti della casa protetta per essere in posizione riparata e soleggiata, non ne resta praticamente più traccia e tantomeno si vedono ospiti sostare, passeggiare o godere di un ambiente esterno.
Il piano regolatore del C.S. svincola l’area dell’Opera Pia Mastai Ferretti dalle previsioni di piano riferendola all’accordo di programma, approvato nel 2004, con l’obbiettivo di assoggettare l’area a concorso pubblico, ma nel rispetto degli obbiettivi del P.P.C.S. che ne fissa alcuni punti fondanti:
a) il restauro delle mura del bastione e la riconfigurazione della cinta muraria ad oggi demolita;
b) il prolungamento di via dell’Angelo;
c) l’uso pubblico dell’area tra le mura ed il fiume Misa.
Il progetto di massima, facente parte dell’accordo di programma del 2004 prevede, di contro, una situazione progettuale inaccettabile ed incoerente con l’architettura storica dell’edificio e della cinta urbana della città, in quanto prevede una massiva costruzione tra le ali sul retro del palazzo Ghinelli,  in posizione semi-interrata e servita da rampa discendente, con il parziale occultamento delle finestrature al piano rialzato, snaturando così la lettura dell’edificio e la sua composizione stilistica.
Viene, inoltre, prevista una strada-piazzale di collegamento con i nuovi padiglioni, realizzati all’interno del bastione, con giacitura sulle tracce delle mura urbane demolite; da ultimo, viene distrutto  il giardino dell’edificio con fronte su via Leopardi per realizzare un parcheggio interno alla recinzione probabilmente a servizio dei dipendenti.
Il progetto qui rappresentato, nato da una accurata valutazione e frequentazione della struttura, al contrario, si propone i seguenti obbiettivi:
1) il rispetto delle architetture storiche, configuratesi nel tempo, anche con intervenenti di demolizione delle superfetazioni e delle costruzioni incongrue di epoca più recente;
2) il ripristino della cinta muraria cinquecentesca in una “ricostruzione” che, più che idealizzare, confermi e dia lettura del suo antico tracciato;
3) il rispetto e la valorizzazione dei giardini e degli spazi interni;
4) l’apertura di una nuova via di accesso pedonale e ciclabile sul prolungamento di via dell’Angelo che colleghi il Centro Storico con la riva del fiume Misa;
5) l’uso selettivo degli spazi aperti interni.
Il diagramma concettuale che “raccoglie” i punti del programma sopra esposto, si esplica attraverso la realizzazione di un muro portante a forma di “L”, a lati disuguali, con andamento parallelo ai fabbricati esistenti a partire dall’ala rimasta del bastione; il cui scopo è quello di fungere da matrice al  tracciato regolatore dell’articolato dei nuovi servizi e generare lo spazio trapezoidale, a ridosso del muro di recinzione su via dell’Angelo, ad uso esclusivo del traffico viabilistico di servizio e senza interferire con l’uso sociale e ricreativo degli spazi aperti dei padiglioni.
Il braccio lungo del muro accoglie gli spazi e le logge per la sosta sul tracciato delle mura, il laboratorio di manutenzione, la lavanderia e la cucina, mentre il più corto, parallelo all’edificio del Ghinelli, contiene, verso lo spazio di servizio veicolare, l’isola ecologica e dall’altro un pergolato sul giardino, che occulti la vista sui contenitori interrati dei rifiuti solidi urbani dai nuovi spazi soggiorno e mensa recuperati internamente al palazzo del Ghinelli.


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